giovedì 24 maggio 2012

Svezzamento – Le prime indicazioni del pediatra


Il mio pediatra mi piace molto, è preciso senza essere esagerato, si occupa delle cose ma ti dice di non preoccuparti, segue gli ultimi studi e fornisce utili consigli senza però farsi prendere la mano con la moda del momento. Mi fido parecchio di quello che mi dice e mi consiglia e fino ad ora non mi posso lamentare. Anche per lo svezzamento mi sono rivolta quindi a lui, mi ha fornito le seguenti indicazioni (precisando che erano per le prime sei settimane circa e che poi ci saremmo dovuti rivedere).
Copio pari pari dal foglio che mi ha dato:
  • Preparare un brodo di verdure (cuocere una patata e due carote in un litro di acqua e far bollire fino a quando l'acqua non si dimezza) prenderne 180-200 gr.
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  • Aggiungere crema di riso oppure crema di mais e tapioca: 4-5 cucchiai rasi.
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  • Aggiungere olio d'oliva o extra-vergine di oliva 1 cucchiaino.
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  • Il primo giorno dare un assaggio di circa 30 gr per abituare il bambino al gusto (dare poi il latte)
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  • Il secondo giorno aggiungere liofilizzato o omogeneizzato di coniglio o agnello: mezzo vasetto, dare un assaggio di circa 30 ge e poi il latte.
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  • Il terzo giorno dare tutta la pappa se ne mangia più di metà non dare il latte.
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  • Non usare nè sale nè zucchero.
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  • Dopo 10 giorni aggiungere altre verdure verdi (fagiolini, sedano, costine, finocchio, etc..) insieme alla patata e carota e dare 2 cucchiai di passato di verdura.
  • Liofilizzato o omogeneizzato: dare gradualmente vari tipi di carne prima quelle bianche poi quelle rosse e solo alla fine il pesce.
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  • Come regola generale, gli alimenti vanno introdotti uno per volta, sia per abituare sia per scoprire eventuali allergie.

     
Il suo consiglio era di aspettare circa cinque mesi e mezzo per lo svezzamento e di introdurre il glutine (sotto forma di semolino) dopo il sesto mese, meglio ancora verso i sei mesi e mezzo.
Ovviamente queste indicazioni le ha date a me, non è detto che le desse a tutti e non è detto che valgano per tutti allo stesso modo; noi avevamo la particolarità di avere un caso di celiachia in famiglia (la nonna di mio marito) e la bimba a cinque mesi pesavi già otto chili.

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