mercoledì 29 agosto 2012

Allattamento - Introduzione


L’allattamento al seno è la cosa migliore per il tuo bambino, è sicuramente l’alimento migliore per la sua crescita, è specie-specifico, è altamente nutritivo comodo ed economico.
Queste e altre mille cose sull’allattamento sono quelle di cui ero a conoscenza già durante la gravidanza, perchè come ogni mamma che può e ama leggere, non ho lesinato tempo' per leggere libri, manuali e siti dedicati al bambino, dalla gravidanza fino alla patente; sull’allattamento poco però, fa bene è importante ma al limite c’è il biberon, via al capitolo successivo.
Nonostante la tenera età, ho il seno un pò cadente a causa della dieta che proprio poco prima di rimanere incinta mi ha fatto perdere 20 kg, e i capezzoli leggermente introflessi.
Ho sempre avuto un seno abbastanza grande, nonostante la dieta, e quindi avevo la convinzione che non ci sarebbero stati problemi perchè avrei avuto tanto latte (l’ignoranza è una brutta bestia).
Ammetto di essere una di quelle che quando guardava una mamma allattare ai giardinetti pensavo si che fosse molto bello, ma anche eroico (soprattutto quando il bimbo non era più piccolissimo pensavo...chi te lo fa fare?) e sicuramente molto imbarazzante...come si fa a tirare fuori la tetta così, al parco, davanti a tutti; per me più che per altri perchè diciamo che mi piace passare inosservata.
Al corso pre parto la lezione sull’allattamento era stata blanda e ovviamente non si può spiegare con un bambolotto bene...sarebbe forse stato più utile chiedere a qualche mamma di farci vedere come si fa. Mi prese solo un po' di sconforto quando sentii le mie vicine dire che da mesi si stavano preparando ad allattare! Tutte o quasi che spalmavano olio di mandorle (o altri oli) sui loro capezzoli, che massaggiavano il seno e lo tenevano qualche ora all’aria per abituarlo.
E’ stato proprio al corso pre parto che ho realizzato di avere i capezzoli introflessi (non me ne ero mai curata prima, ero convinta che avessero da essere così) e che qualche mia collega più lungimirante se li aspirava con una siringa per farli stare fuori.
Ho iniziato a realizzare che forse non avrei allattato, perché non avevo mai messo olio di mandorle sui miei capezzoli un po' indentro...inoltre sentivo le altre mamme (a volte frequentarsi tra simili non è la migliore delle idee senti tante cose utili ma ti fai venire anche molti dubbi inutili) che loro si spremevano il seno e avevano visto il colostro.
Passai qualche ora a tentare di spremere, dopo' aver letto le istruzioni e visto come si fa su internet, e spremi spremi non usciva niente, neanche una goccia.
Durante l’ultima visita chiesi dunque alla mia ginecologa se avessi dovuto fare qualcosa per i miei capezzoli e se avrei potuto allattare dato che non avevo il colostro.
Sul lettino dove mi sdraiavo sempre nuda, con un tocco leggero mi aveva toccato il seno e il colostro era uscito, mi ha sorriso e mi ha spiegato che avevo i capezzoli leggermente introflessi ma non così tanto da poter essere un problema, di stare tranquilla e di non preoccuparmi che le donne che non possono allattare per motivi reali sono così poche che diventa vera l’affermazione “tutte le donne hanno latte”.
Con questa iniezione di fiducia uscii dallo studio, contenta di non aver aspirato i miei poveri capezzoli con una siringa o averli affogati nell’olio.
A casa provai a spremermi di nuovo, ma niente. Si vede che non sapevo come fare, il latte (colostro) c’era, avrei allattato, tutte le donne possono allattare (quasi) tutte le donne hanno latte.

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